News 2010

  • L’Associazione Ortottisti – Assistenti in Oftalmolgia ad HANDImatica
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    Anche AIOrAO, l’Associazione di categoria rappresentante gli Ortottisti – Assistenti in Oftalmologia in Italia, parteciperà il prossimo novembre alla mostra-convegno nazionale Handimatica 2010. Da 40 anni attiva a tutela e rappresentanza degli ortottisti, personale sanitario della riabilitazione in campo oculistico, l’Associazione ha deciso quest’anno di portare alla visione di tutti i numerosi partecipanti alla manifestazione il contributo che l’ortottista può dare nei casi di disabilità visive, associate o meno ad altre forme di disabilità.

    Attraverso il suo operato nei centri di ipovisione, nelle strutture di riferimento per disabilità visive o negli ambulatori ortottici specializzati, l’ortottista può valutare la condizione visiva del paziente ed inoltre verificare le necessità dello stesso e le difficoltà che riscontra quotidianamente, al fine principale di portarlo alla condizione di massima autonomia possibile, attraverso percorsi riabilitativi o di istruzione all’utilizzo di ausili, oltre che consigli ed informazioni indispensabili per lo svolgimento delle attività quotidiane.

    Alla base di questa prima partecipazione all’evento, i numerosi punti di interesse condivisi con la Fondazione ASPHI onlus:

    • la riabilitazione del paziente con disabilità visiva, essendo l’ortottista l’unica figura sanitaria in Italia preposta alla valutazione ed attuazione del trattamento riabilitativo in persone ipovedenti;
    • l’autonomia della persona con disabilità visiva, attraverso percorsi di educazione all’utilizzo di ausili ottici e di quanto possa essere utile alla persona per l’orientamento e la mobilità in ambienti sia privati, come casa propria, sia pubblici, come la strada e gli ambienti esterni;
    • la diffusione di una corretta informazione alla persona con disabilità visiva e a quanti operano o convivono con problematiche visive quali l’ipovisione o la cecità.

    La collaborazione nata tra AIOrAO ed Handimatica 2010 porterà sicuramente ad uno scambio positivo e ad un approfondimento professionale e culturale reciproco, del quale potranno beneficiare in primo luogo i partecipanti all’evento e tutte le persone interessate direttamente o indirettamente da disabilità visive.

    Direttivo Nazionale AIOrAO


    Riferimenti: http://www.handimatica.com

  • Equipollenza. No perchè…
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    L’Associazione italiana ortottisti (AIOrAO) da sempre afferma che il modo di opporsi all’abusivismo professionale degli optometristi non passa attraverso la creazione di una nuova figura in ambito oftalmologico, né attraverso la modifica di profilo o nome dell’ortottista (che comporterebbero solo problemi di riconoscimento all’estero come già accade per l’appendice del nome: assistente in oftalmologia) ma utilizzando tutte le potenzialità lavorative già insite nel profilo dell’ortottista.

    Il profilo è ampio e completo, la criticità consiste nel non vedere e/o non utilizzare tutte le potenzialità.

    Va soprattutto affermato che quanto gli optometristi stanno cercando di fare riconoscere come propria “nuova” attività non è altro ciò che da sempre è attività riservata dell’ortottista. Ricordando inoltre che nessuna modifica del profilo può essere fatta senza la consultazione dell’Associazione riconosciuta per legge rappresentante della categoria, esprimiamo il nostro dissenso riguardo ad una eventuale equipollenza dei titoli. I fatti che recentemente hanno coinvolto i fisioterapisti ed i laureati in scienze motorie hanno dimostrato che questa strada non è deontologicamente corretta, e l’equipollenza prima emanata nel 2006 è stata poi abrogata per arrivare nel 2010 alla disciplina dello svolgimento del periodo di formazione e tirocinio sul paziente da parte dei laureati in scienze motorie presso il corso universitario di fisioterapia ai fini del conseguimento della laurea in fisioterapia.

    L’equipollenza per prima cosa porta ad una discrepanza tra i numeri della formazione ed il fabbisogno espresso dal mondo sanitario che dovrebbero invece essere legati. In secondo luogo non riteniamo idonea la formazione dei laureati in ottica optometria per accedere al mondo sanitario (sono ad esempio equiparabili insegnamenti svolti da ottici con insegnamenti svolti da docenti in malattie dell’apparato visivo?).

    L’equipollenza inoltre sarebbe un premiare chi da anni cerca di forzare il legislatore portandolo a dovere riconoscere l’esistenza dell’optometrista e a riconoscerlo come figura con competenze sanitarie attraverso la presenza nel territorio italiano di un’assidua attività abusiva ad esclusivo carattere privato e a discapito della salute dei pazienti (vedasi dossier optometria www.aiorao.it).

    Nonostante il Consiglio Universitario Nazionale dal momento dell’istituzione del corso di ottica optometria presso la facoltà di fisica abbia affermato la necessità di specificare che il laureato non deve e non può avere attività di cura, hanno predisposto la loro formazione di base orientandola proprio al trattamento dei disturbi della motilità, della riabilitazione dell’ipovisione, al trattamento dei DSA ecc…, disattendendo volutamente i limiti imposti dalla legge esistente.

    Nessuna ingenuità ma pura strategia.

    Riteniamo che chi fa il lavoro dell’ortottista deve avere il titolo di ortottista. Questo vale per tutte le figure che siano ottici, infermieri, tecnici di neurofisiopatologia, ecc.. Le regole della qualità in sanità non possono prescindere dall’utilizzo di personale abilitato a fare ciò per cui è impiegato. Quanti nella sanità hanno a cuore l’obiettivo qualità lo sanno bene e vigilano su questo.

    La politica seguita dall’Associazione è sempre stata quella di consigliare la riconversione del titolo a quanti in possesso di titolo diverso volessero continuare a svolgere attività di competenza dell’ortottista.

    Presidente nazionale AIOrAO
    Dilva Drago


    Allegati: Comunicato stampa

  • Comunicato
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    Si invitano tutti i soci che vogliono promuoversi in campo internazionale a presentare Posters al  2° Italian-Japanese previsto durante il 52° Congresso Nazionale JACO che si terrà il 19 – 20 Novembre del 2011 Yokohama JAPAN.

    Per adesioni e info: internazionale@aiorao.it
  • Comunicato stampa
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    Si è concluso domenica pomeriggio l’annuale Congresso Nazionale AIOrAO di ben 5 giornate formative.

    Nel tentativo di abbattere la lista di attesa anche quest’anno vi è stato un incremento del numero dei partecipanti che, nonostante le sempre più lunghe giornate di lavoro, sono sempre più entusiasti e partecipi alle attività formative, tanto è vero che i giorni scorsi a Verona abbiamo raggiunto la quota di 400 associati presenti.

    Grande partecipazione c’è stata anche all’assemblea annuale che con più di 200 soci aventi diritto al voto, con circa il 90% dei voti,è stata eletta come Presidente la collega Dilva Drago, che negli anni si è distinta per la grande competenza scientifica e l’eccellente livello dei congressi organizzati in qualità di Responsabile Nazionale della formazione AIOrAO, oltre che per l’indole gentile.

    Sono stati riconfermati consiglieri: Adriana Balzano, Sara Bettega, Davide Bottin, Maria Teresa De Rito e Marco Montes.

    Lucia Intruglio che ha trasmesso a molti di noi la passione per l’associazione e ci ha fatto capire cosa vuol dire difendere i nostri diritti professionali con determinazione ed entusiasmo, dopo due mandati ha concluso la carriera presidenziale in grande stile promettendo di proseguire il proprio “essere associata” con attiva partecipazione ed invitandoci a seguire il suo esempio.

    All’unanimità sono state nominate dall’assemblea tre “Socie onorarie AIOrAO” che si sono distinte da sempre per il grande impegno professionale, scientifico ed associativo: Lucia Bernardinis, Maria Rosa Zanasi, Ernestina Grazia Poli.

    Elevato quanto atteso il livello scientifico delle relazioni presentate dai colleghi; al termine dei lavori è stato assegnato dai partecipati il premio come miglior lavoro scientifico congressuale alla collega Antonella Veronese con la relazione dal titolo“Cause e prevenzione della diplopia dopo chirurgia refrattiva” inoltre è stato consegnato il premio come miglior tesi 2009 con “La MOE: dall’osservazione fotografica alla diagnosi automatica mediante strabometria lineare” a Barbara Matteo dell’Università degli Studi di Milano, i premi come migliori progetti PietrasantaPharma a: “Vedo Bene Leggo Meglio” di Nico Caradonna;“Progetto Screening Ambliopia Ortottica per un futuro di solidarietà” di Valentina Cilia; “Ortottica in viaggio” di Antonia Gentile, mentre il premio migliore Corso di Laurea in Ortottica è stato assegnato all’Università degli studi di Ferrara.

    In attesa del prossimo incontro Nazionale che si preventiva si terrà in Campania, ringraziamo tutti gli intervenuti al congresso: i partecipanti, i relatori Ortottisti e non, il presidente e la segretaria dell’associazione di Ortottica Europea, gli sponsor, la nostra ineguagliabile segreteria delegata Centro Organizzazione Congressi ma soprattutto la nostra irriducibile Lucia Intruglio che tanto e per molti anni si è sacrificata per noi e per la nostra professione.

  • Comunicato stampa
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    Da “Ortottica in viaggio” al 42° Congresso nazionale “Professione ortottista: obiettivi emergenti”
    Si è concluso “Ortottica in viaggio” … attraversando tutte le situazioni climatiche… dalla pioggia di Catania e Firenze, al vento gelido di Messina fino al caldo, ormai estivo, di Verona.

    Una splendida esperienza l’incontro con cittadini, bambini (intere scolaresche), studenti e turisti.
    E’ stata promossa la prevenzione visiva, soprattutto in età prescolare per scongiurare l’ambliopia.
    Sono state illustrate le competenze dell’ortottista: prevenzione, valutazione e riabilitazione visiva e esecuzione della diagnostica oftalmica.
    Sono stati distribuiti opuscoli informativi.

    Una splendida iniziativa, le cui foto sono sul sito aiorao.it e che saranno proiettate nelle sale predisposte per il 42° Congresso nazionale AIOrAO “Professione Ortottista: obiettivi emergenti” che inizierà oggi.

  • Comunicato stampa
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    Il trucco dei “falsi invalidi”

    Sono giorni di diffuse mistificazioni sul tema delle invalidità civili. L’argomento vetusto delle false invalidità, che funziona sempre presso la pubblica opinione, serve a mascherare le reali intenzioni del Governo: mettere le mani nelle tasche delle famiglie in cui è presente una persona non autosufficiente che percepisce l’indennità di accompagnamento. L’intenzione di legarne l’erogazione al reddito viene tenuta in sordina rispetto all’enfasi sulle invalidità false o presunte tali.

    In un affastellarsi di dati e dichiarazioni infondate, tutto contribuisce a creare una funzionale confusione.

    Lo stesso Sole 24 Ore di ieri (19 maggio) in seconda pagina riportava la teoria governativa secondo cui l’impennata (i cui dati sono contraddittori nelle stesse colonne del prestigioso quotidiano) nella concessione delle provvidenze economiche agli invalidi civili sia da ricondurre alla riforma del Titolo V della Costituzione (Legge costituzionale 3/2001) che ha suddiviso le competenze fra Stato, Regioni ed enti locali.

    In realtà la suddivisione delle competenze in materia di invalidità civile risale al Decreto legislativo 112 del 31 marzo 1998, che ha attribuito alle Regioni la funzione concessoria (prima era affidata al Ministero dell’interno tramite le Prefetture) e all’INPS la funzione di erogazione. E le funzioni delegate alle Regioni sono molto limitate rispetto alle provvidenze economiche.

    Infatti:

    –   i criteri di valutazione rimangono quelli fissati dalla normativa nazionale (DM 5 febbraio 1992)

    –   i limiti reddituali vengono fissati annualmente dal Ministero dell’economia

    –   dal 2004 la decisione definitiva sulla sussistenza dei requisiti sanitari è riservata all’INPS (confermata da ultimo dall’articolo 20 della Legge 102/2009)

    –   le verifiche, preventive alle concessioni, sui requisiti reddituali vengono svolte dall’INPS

    –   l’INPS è obbligatoriamente presente dal 2005 in tutte le cause relative alle invalidità civili (legge 248/2005)

    –   i piani di verifica straordinaria dal 1996 ad oggi non sono mai stati affidati alle Regioni.

    In sintesi: l’accertamento degli stati invalidanti è l’unico caso – in ambito amministrativo – in cui la Pubblica Amministrazione controlla se stessa e prevede un doppio accertamento preventivo (ASL e INPS), e controlli a campione e straordinari sui propri stessi atti. Con i costi che ne conseguono.

    “Ha ragione il Ministro Sacconi – sottolinea Pietro Barbieri – quando dichiara che tutto è stato già fatto per tenere sotto controllo la spesa con rigore.”

    E quindi, cosa si può ancora trasferire all’INPS? “Rimane solo il trasferimento anche delle competenze del primo accertamento dall’Aziende Usl all’INPS – prosegue il Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – ma a questo accertamento già oggi partecipa il medico dell’INPS.”

    Forte è, quindi, la preoccupazione fra le associazioni e le famiglie e non certo per l’ennesima ondata di controlli previsti.“Controllino pure e, magari, ci dicano anche il costo di di queste verifiche e dei conseguenti contenzioni – conclude Barbieri –ma non mettano le mani nelle tasche delle famiglie delle persone con grave disabilità e delle persone anziane non autosufficienti! Noi non staremo a guardare.”

    20 maggio 2010

    Ufficio Stampa Fish
    Giuliano Giovinazzo
    ufficiostampa@fishonlus.it
    06/78851262


    Allegati: Comunicato stampa

  • 42° Congresso nazionale AIOrAO
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    PROFESSIONE ORTOTTISTA: Obiettivi emergenti
    Verona, 26-30 Maggio 2010

    Come tutti gli anni Dilva Drago, Responsabile della formazione dell’Associazione Italiana Ortottisti assistenti in Oftalmologia, ha pianificato l’aggiornamento professionale che per il meeting Nazionale prevede l’approfondimento di importanti tematiche come la comunicazione e le sue patologie, l’interculturalità e l’integrazione, la riabilitazione del paziente adulto strabico, le aprassie e disprassie, l’accreditamento professionale, l’orientamento e la mobilità per gli ipovedenti e, per concludere, le nuove metodiche in materia di OCT (tomografia ottica computerizzata).

    Per l’enorme successo rilevato gli anni scorsi verranno riproposti anche i corsi pratici per i giovani colleghi, che quest’anno verteranno su metodiche e ausili per l’ipovisione, prescrizione prismatica, OCT, standardizzazione dei test ortottici, ecc.

    Il congresso, con 400 Ortottisti partecipanti, avrà luogo a Verona a partire dal giorno successivo al termine del percorso “Ortottica in viaggio” previsto per il prossimo 25 Maggio dopo aver toccato altre 9 città (Siracusa, Catania, Messina, Catanzaro, Potenza, Napoli, Roma, Firenze e Bologna).

    La nostra Associazione solo 10 anni fa contava un quinto dei soci rispetto ad oggi e gran parte del merito va all’efficientissima Presidente Lucia Intruglio che soddisfatta dice “E’ una professione che accresce il proprio bagaglio e le competenze grazie all’impegno di molte persone, che amano il proprio lavoro e che si prodigano affinchè l’Ortottista rimanga al passo coi tempi, capace dei propri mezzi e cosciente dei propri atti, come la collega Laura Bandini al cui ricordo è stato dedicato questo Congresso”.

    Noi l’impegno lo abbiamo messo e continueremo a metterlo per il bene dei nostri pazienti!

    Sara Bettega
    Responsabile relazioni esterne AIOrAO


    Allegati: Comunicato stampa

  • Ortottica in viaggio
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    COMUNICATO STAMPA

    “ORTOTTICA IN VIAGGIO”
    Nasce da un progetto di Antonella Gentile, ortottista di Siracusa, finalizzato a promuovere la prevenzione visiva e far conoscere la professione sanitaria di ortottista.
    Il percorso parte da Siracusa il 19 maggio e toccherà le città di Catania (20 maggio), Messina (21 maggio), Catanzaro (22 maggio), Potenza (22 maggio), Napoli (22 maggio), Roma (23 maggio), Firenze (23 maggio), Bologna (24 maggio) e Verona (25 maggio) dove il giorno dopo inizierà il 42° Congresso nazionale AIOrAO “Professione Ortottista: obiettivi emergenti”.
    Durante gli incontri i Cittadini potranno chiedere agli Ortottisti coinvolti ogni informazione utile e ritirare materiale illustrativo.
    UFFICIO STAMPA


    Allegati: Comunicato stampaBrochure dell’eventoLocandina dell’evento

  • Dilva Drago a Tuttobenessere su Rai uno
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    COMUNICATO STAMPA

    La nostra Dilva Drago responsabile nazionale della formazione oggi a “Tuttobenessere” di Daniela Rosati su Rai UNO.
    In trasmissione si è dibattuto del nostro ruolo, fondamentale nella riabilitazione visiva.
    Ringraziamo Tutti gli intervenuti, in particolare l’avv. Castronovo Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità per le cortesi parole rivolte alla nostra professione.


    Allegati: Comunicato stampa
    Riferimento: Video Rai.TV – Tuttobenessere 2009-2010 – Tutto benessere 17/04/2010

  • Occhialini 3D: i consigli degli Ortottisti
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    Siamo noi Ortottisti a studiare e valutare il senso stereoscopico durante il normale svolgimento del lavoro nel nostro settore!

    Secondariamente ad un caso di congiuntivite, su cui il Ministro della Salute si è espresso ineccepibilmente, si sono sollevati ulteriori dubbi sugli ormai famosi occhiali 3D.

    Cosa accade al nostro sistema visivo durante la proiezione di pellicole 3D nelle sale cinematografiche?
    Al nostro cervello giungono in un’unica immagine tutte le informazioni generate dalla realizzazione di una data pellicola, che attraverso i 2 filtri ortogonali degli occhiali 3D (lente destra e sinistra) e che infine vengono raccolte e trasformate in impulso dai nostri occhi. Procedimento tanto complesso quanto fulmineo, tanto che ci si potrebbe chiedere addirittura, come mai così pochi disturbi in presenza di turbe della visione binoculare?
    Un film come ad esempio Avatar, sfrutta anche fenomeni monoculari di percezione della tridimensionalità proprio grazie alle modalità di realizzazione della pellicola stessa, per cui anche chi è ambliope, chi ha una ridotta visione in un occhio, riesce a percepire parzialmente un effetto tridimensionale.
    Potremmo affermare che questi film proiettati per la visione 3D potrebbero essere utilizzati come “test” di screening per valutare le performance della nostra visione binoculare.
    Ove compaiano disturbi visivi, quali il bruciore, l’affaticamento, la cefalea… si potrebbe rendere utile una valutazione ortottica per testare più approfonditamente le capacità del nostro sistema visivo trovare le cause per le quali il nostro sistema ha difficoltà ed eventualmente porvi rimedio.
    Pertanto, come Associazione e professionisti, ci mettiamo a disposizione dei cittadini, dei genitori o dei gestori di sale cinematografiche per valutare quali indicazioni seguire affinché si possa vedere un film 3D senza che compaiano fastidiosi disturbi.

    Sara Bettega
    Responsabile relazioni esterne.


    Allegati: Comunicato stampa

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